Celebrato il 40° del Monumento ai Caduti Bonifica Campi Minati

Lunedì 22 Aprile, nella sala del Consiglio Comunale, è stato celebrato con una significativa cerimonia il 40° anniversario della costruzione del Monumento ai Caduti nella Bonifica dei Campi Minati (’44 – ’48). Il Comune, per questo lo ringraziamo, ha invitato la Pietro Costa a partecipare e ad intervenire con un contributo al dibattito.

Come sapete, la nostra Associazione, in ragione di un patto di collaborazione con l’Amministrazione comunale, aiuta nella gestione dell’area del monumento, cercando di mantenerne il decoro che merita. Riporto di seguito il contributo che ho portato.

A nome dell’Associazione Pietro Costa ringrazio il Sindaco e tutti dell’invito che ci è stato rivolto a partecipare a questa importante serata.

Ricordare oggi i Caduti nelle operazioni di bonifica dei campi minati è un dovere e allo stesso un monito.

Un dovere per quanto hanno fatto oltre 4.000 italiani che, dichiarando GUERRA ALLA GUERRA, ripulirono il territorio e lo riaffidarono al popolo.

Lo fecero al prezzo di immani sacrifici, oltre la metà di loro morirono o rimasero gravemente feriti, sacrifici che però aiutarono a riscattare l’errore esiziale dell’Italia per essersi schierata dalla parte sbagliata.

Dicevo un dovere ricordare questo esercito di persone, ma allo stesso tempo un monito rispetto a quanto sta accadendo oggi in Europa e nel mondo.

Un mondo che pare avviarsi verso una nuova guerra mondiale. Ipotesi contro la quale ogni individuo, ognuno di noi, in qualunque sede, dovrebbe schierarsi senza tentennamenti.

Questa celebrazione cade mentre si celebra l’anniversario della fine della seconda guerra Mondiale avvenuta 79 anni fa con la sconfitta delle forze nazi-fasciste. Sconfitta dalla quale nel nostro Paese nacque una Costituzione democratica ed anti fascista di immenso significato e valore

Costituzione che rappresenta un monito perenne verso coloro che ci privarono per un lungo ventennio della libertà e che ci portarono alla miseria, alla distruzione, alla guerra e alla sconfitta.

Il senso del valore dell’anti-fascismo è opportuno sia coltivato fino a dichiararsi, tutti, non solo a parole, ma nei fatti, anti-fascisti.

Pietro Costa, un intrepido combattente di Castel Bolognese per la libertà, il lavoro, la giustizia sociale, che tanti castellani hanno deciso di ricordare con una Associazione, avesse potuto parlare oggi in questa sede, siamo certi avrebbe denunciato gli orrori di quella guerra e la totale avversità alle guerre di oggi.

Dicevo di un’Associazione che ricorda Pietro Costa, quei valori espressi e che in questa sede rappresento. Ma cosa centra la Pietro Costa con il Monumento ai Caduti Bonifica Campi Minati?

C’entra perché attraverso un accordo di collaborazione con il comune da molti anni custodiamo come volontari il decoro dell’Area che ospita il Monumento.

Quello che facciamo non è nulla di straordinario ma è sotto gli occhi di tutti ed è molto apprezzato. Custodiamo il verde, manteniamo pulita e decorosa l’area e per due volte abbiamo pulito il Monumento riportandolo allo splendore originale

Un Monumento complesso, che gli esperti chiamano decostruttivista, ma che al di là dei termini rende l’idea della guerra, suddiviso come si presenta in due blocchi: uno a testimoniare la distruzione e l’altro la ricostruzione. In mezzo, quasi a significarne la sintesi lo spoglio albero della PACE con le sue COLOMBE, opera dello scultore castellano Angelo Biancini.

Ho detto di ciò che abbiamo fatto e facciamo. Questo impegno ci rende la stura per avanzare alcune idee e proposte. Su due temi: LA CONSERVAZIONE DEL MONUMENTO E LA SUA FUNZIONE NAZIONALE.

Il Monumento, lo vedete, è un’opera in cemento armato. Opera della Ditta VENIERI di Castel Bolognese che compi il lavoro con pregevolezza.

Tutti sappiamo che il cemento non è materia perenne e allora si pone il tema della sua conservazione attraverso una manutenzione tecnicamente adeguata, che solo una ditta specializzata può fornire. Ecco quindi il primo, importante, tema che poniamo alla vostra attenzione.

Il secondo aspetto è quello della sua funzione. Quel Monumento, per il suo valore estrinseco ed anche intrinseco, va a nostro modo di vedere rilanciato. Nel senso che è opportuno verificare attraverso quali strumenti può essere fatto riconoscere ad un numero più elevato di persone. Quello di cui parliamo è un Monumento nazionale, è IL MONUMENTO AI CADUTI NELLA BONIFICA DEI CAMPI MINATI.

Il nostro pensiero è che meriti di essere visto nel tempo da un numero più elevato di persone a livello nazionale. La proposta è che almeno per qualche ora si ricostituisca nella forma possibile la COMMISSIONE CHE VOLLE L’OPERA E CHE NE GUIDO’ LA SUA NASCITA E che in continuità col lavoro fatto, contribuisca ora a renderlo immortale.

Grazie.

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