Riconsegnare alla comunità castellana l’ex chiesa di Santa Maria della Misericordia

L’Associazione culturale Pietro Costa, che ha fra le sue finalità la promozione della salvaguardia e del recupero del patrimonio artistico e architettonico di Castel Bolognese, da tempo è impegnata per riaccendere i riflettori sulla chiesa sconsacrata di Santa Maria della Misericordia.

La chiesa è parte di un complesso immobiliare di proprietà dell’Asp (ex Opere Pie), concessa in comodato gratuito all’Amministrazione comunale fino dagli anni settanta per farne un Centro Culturale Polivalente al servizio della città. Si tratta del manufatto storico forse più importante di Castel Bolognese, essendo coevo della sua nascita ed avendo subito negli anni interventi di ampliamento ad opera di valenti architetti che gli hanno conferito un importante valore artistico e storico.

La proposta dell’Associazione Pietro Costa, posta al centro di una importante mostra realizzata nel corso della celebrazione della Pentecoste, che ha visto una grande partecipazione di pubblico, è quella di fare della chiesa il nucleo portante di un polo culturale castellano. Quindi di procedere al progetto ed al necessario investimento, stimato di importo limitato, per ridare alla chiesa il suo antico splendore e riconsegnarla alla comunità castellana come auditorium-sala polivalente per iniziative dimensionate ad una limitata capienza. Spazio pubblico di cui la comunità sente particolare bisogno.

L’Associazione Pietro Costa auspica che l’Amministrazione comunale voglia mantenere la proprietà dello stabile nella dimensione pubblica. E che, nelle decisioni che vorrà prendere a seguito delle diverse ipotesi in campo, tenga in dovuto conto gli obbiettivi del completamento dei lavori necessari alla fruibilità e tutela della chiesa, in accordo con la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Architettonici, e della sua completa messa a disposizione della comunità castellana per gli scopi sopra proposti.

L’Associazione Pietro Costa auspica di potere essere, assieme ad altri, interlocutore coinvolto nella definizione della soluzione che si andrà a prendere, nelle forme e nei modi che l’Amministrazione comunale potrà individuare.

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