Un progetto di recupero urbano per Santa Maria della Misericordia

Luned’ 29 novembre,  l’Associazione culturale Pietro Costa ha promosso un incontro con lo scopo di ricordare che esiste a Castel Bolognese un bene architettonico di grande valore, dimenticato dalla comunità e non adeguatamente valorizzato: la chiesa di Santa Maria della Misericordia, opera dell’architetto Cosimo Morelli.

Le persone presenti hanno mostrato stupore e interesse verso il tema proposto. Stupore, dovuto al fatto che l’ultima volta che si è parlato pubblicamente dell’argomento risale a quasi trent’anni fa, quando una brillante studentessa in architettura promosse un approfondito studio sull’area, rimasto poi lettera morta; interesse, a voler essere parte attiva di un progetto volto a riportare alla luce questo tema e a contribuire al restauro e alla valorizzazione dello storico manufatto.

Si sono ascoltate tante idee. Da chi vede la chiesa come auditorium comunale, “visto che Castello non ha più l’auditorium” ha chiosato qualcuno, a chi ritiene lo spazio adatto ad ospitare le opere del concittadino Biancini, dedicandovi un museo. L’aspetto più interessante è consistito nell’avere collocato lo spazio chiesa, di pregevole valore architettonico in se, nell’ambito dell’area urbana che contiene lo storico palazzo prospiciente, la sua corte e l’ambito che si affaccia su via Pallantieri, oltre ai locali dell’ex centro culturale polivalente. Il tutto, parrebbe un insieme meritevole di un progetto particolareggiato di recupero urbano.

Siccome pensare non costa nulla, non sarebbe male che la comunità castellana riflettesse su questo aspetto. Casomai per portare l’idea sui tavoli del Ministero dei Beni Culturali e della Regione; “tanto per mettere qualcosa avanti” come ha detto una persona presente.  E’ stato poi rilevato quanto sarebbe importante collegare in modo organico tutti i punti di interesse storico-culturale presenti nella nostra città ed offrirli in una visione di insieme. Un’idea molto giusta, se collegata ad un obbiettivo di sviluppo turistico rivolto a quanti sono attratti dalla particolare vivibilità e interesse dei piccoli centri.

In conclusione si è proposto di lavorare per mettere in piedi un evento che, a partire dall’ottimo lavoro di ricerca di trent’anni fa, riporti l’argomento alla luce dell’interesse dell’opinione pubblica e degli amministratori della città.
Domenico Sportelli

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